Allora, proverò a sintetizzare:
tutto nasce dal fatto che mi sono accorto che il minimo del mio ferro, quando il motore si scalda, sta sui 1000/1100 giri; oltretutto beve più di quanto dovrebbe: usandola con grande attenzione su strada extraurbana, praticamente sempre velocità costante senza mai superare i 2500/3000 giri, fa 8km/l. ho subito ipotizzato un qualche problema al carburatore così ho cominciato a studiarmi i disegni e i vari riferimenti al "troubleshooting" sul manuale.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Dunque dunque, facciamo un passo indietro, un po di teoria:
come si vede dal disegno il carburatore del ferro è un doppio corpo ad apertura asincrona delle valvole, il che significa che, appunto, ha due "canali" (i corpi) nei quali viene miscelata la benzina con l'aria e immessa nel motore attraverso il collettore. tuttavia questi due canali non lavorano simmetricamente, possiamo infatti distinguerli, uno è quello "principale" l'altro è "accessorio". con ciò si intende che durante la normale marcia con moderate aperture del gas, quando al motore non vengono richieste prestazioni elevate, il corpo principale lavora a pieno ritmo mentre l'altro influisce minimamente sulla miscela immessa nel motore. invece, progressivamente con l'apertura del gas il secondo corpo apre sempre più fornendo al motore la miscela necessaria per una marcia a regimi sostenuti. in più vi è un'altro elemento ancora, la pompa di accelerazione: un meccanismo, collegato meccanicamente alla leva del gas, attiva una pompetta la quale fornisce un surplus di benzina(arricchisce la miscela e umidifica il condotto migliorandone la sua fluidodinamicità) durante una repentina accelerazione.
Questa è, a grandi linee, la struttura del carburatore del nostro mezzo.
tornando al problema:
il manuale propone come possibili cause:
- regime di minimo troppo alto
- carburazione scorretta
- malfunzionamento power valve
- malfunzionamenti starter
ho proceduto nelle seguenti verifiche:
1)regolazione regime minimo:
tenendo ben presente quale fosse la posizione originale(per poterci ritornare) della vite di regolazione ho provato a variarne la posizione, ecco quanto ho riscontrato:
-avvitando, ovvero aumentando il minimo, si nota subito una variazione nei giri i quali aumentano.
- svitando, ovvero diminuendo il minimo, non si nota una stessa sensibilità, infatti ogni riposizionamento di essa risulta molto meno efficace nel ridurre il numero dei giri, fino ad un punto oltre il quale non si percepisce alcuna variazione.
2) verifica funzionamento starter:
l'elettrovalvola responsabile della gestione del supplemento di carburante è funzionante e, manuale alla mano, dovrebbe possedere una resistenza compresa tra 80 e 100 Ohm. misurando con il tester ho riscontrato 90 Ohm: meglio non poteva fare.
questo è ciò che ho fatto fin'ora, mentre ciò che ho in programma di fare è:
- verificare che la termovalvola che gestisce i condotti depressurizzati, responsabili della regolazione di diverse funzionalità del sistema di miscelazione tra cui, indirettamente, l'apertura(se non erro) della power valve, non abbia malfunzionamenti. se non erro alcuni membri con ferri ad iniezione avevano avuto problemi proprio per una valvola del genere, meglio controllare.
- procedere a smontaggio e accurata pulizia di tutto il carburatore e, incrociando le dita, di riuscire a rimontarlo.
- scollegare la pompa di accelerazione. non credo che la quantità di carburante usata in più valga i risultati che produce. si perde un po' di spunto effettivamente, ma giusto una cosa minima.
cosa ne pensate? avete idee/correzioni/consigli da darmi?