Ferro da Campeggio

In questo topic voglio raccontare le cose che ho fatto per trasformare (reversibilmente) il ferro in un fuoristrada da viaggio. Suona un po' strano perché senza dubbio il ferro non è l'auto ideale per fare viaggi: ha il passo corto, più di un terzo della lunghezza dell'auto è vano motore, lo spazio di carico posteriore pur togliendo i sedili è quello che è, non ha una predisposizione ideale per il montaggio di un portapacchi, io però io mi sono concentrato sugli aspetti positivi: non devo spendere soldi per comprare la macchina.
Per essere sincero non avevo mai visto un feroza con la tenda sul tetto e mi solleticava l'idea di fare qualcosa di nuovo
Visto che i lavori per la realizzazione sono durati diversi mesi, pensavo di raccontare le varie fasi un po' per volta, in modo da potermi soffermare bene sui vari particolari: partendo dalla tenda che ho scelto, la realizzazione del portapacchi, il tavolino da campeggio, il mobiletto interno, il gavone sul tetto, l'impianto elettrico ausiliario e tutte le cosine che ho fatto.
Spoiler: risultato finale più o meno è questo

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A grande richiesta di pokerdossi, continua l'enciclopedia del Ferro

MORTACCI CHE FIGATA.

Aspetto con ansia il "romanzo".

L'idea di adibire il ferro a veicolo da viaggio mi è iniziata a passare per la testa nell'estate del 2019, dopo le vacanze sull'isola di Cres, l'idea di poter fare un po' di campeggio itinerante, unito al fuoristrada mi incuriosiva.
Il campeggio mi è sempre piaciuto, la cosa che però mi piaceva meno è il fatto che organizzare un campo: montando una tenda, un gazebo e organizzando uno spazio per il vivere quotidiano, porta via un sacco di tempo, di conseguenza costringe a preferire lunghi soggiorni nello stesso posto piuttosto che soggiorni brevi ma itineranti. Sicuramente l'allestimento di un macchina come il ferro non può garantire una grande autonomia ed indipendenza da servizi quali campeggi o zone di sosta attrezzate, però per come l'avevo in mente io sarebbe potuto essere un modo per massimizzare l'organizzazione degli oggetti, portare meno cose superflue e riuscire a ridurre il più possibile i tempi necessari per l'allestimento del campo. Il mio scopo, più che avere un veicolo overland era avere un campo veicolo-centrico, facile da allestire e da smontare che permettesse di non portare le valigie (ma che permettesse di portare il cane e che avesse un suo spazio dedicato).
L'elemento centrale dell'allestimento sarebbe stata dunque la tenda, per una questione di rapidità di montaggio ho preferito una tenda da tetto del tipo "a libro", in quanto occupa, da chiusa, la minor superficie possibile. Ad esempio una tenda tipo maggiolina, a fronte di una maggior robustezza e facilità nell'apertura occupa una superficie quasi doppia rispetto all'altra e richiede un investimento molto più elevato.
Nell'ottobre 2019, al 4x4 fest di Carrara ho avuto l'occasione di vedere diverse tende del tipo che avevo deciso avrebbero fatto al caso mio: una di raptor 4x4, una della Tembo 4x4 e una della ARB. La prima non mi aveva convinto molto per via della scaletta telescopica, più ingombrante da chiusa, e di un prezzo troppo alto (circa 1600€ se ricordo bene), la seconda era molto bella, i materiali particolarmente robusti, ma per una questione di misure risultava un po' troppo larga per il ferro. L'ultima, della ARB, è stata la mia scelta, le misure erano simili a ciò che avevo in mente, i tessuti erano buoni, e veniva fornita corredata di una veranda che chiudeva la zona di accesso sotto alla parte sospesa della tenda, creando un ulteriore spazio isolato.
Rassicurato dalla buona reputazione della ARB e del suo rivenditore, ed ulteriormente incentivato dallo sconto fiera ho deciso di prendere la tenda ed un piccolo tendalino da 125x200cm.
Avevo acquistato una tenda da tetto ma non avevo ancora un portapacchi, soltanto qualche idea..

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Da chiusa La tenda misura Circa 123cm x 140cm, h 41cm, ha una copertura in tela robusta ed è fornita di una scaletta a sfilo in due sezioni , che da chiusa viene riposta sopra al piano.

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Tutte le aperture hanno anche la zanzariera ed al suo interno ha un materassino in schiuma di circa 7/8cm , è provvista di tasche esterne per l'alloggiamento delle scarpe o delle ciabatte una volta saliti ed in generale è sufficientemente ampia per due persone.

Ecco, mo' c'ho l'ansia della seconda puntata.... FORZA!

Robe che Netflix spostati

Stupendo!!!!

Scelta la tenda avevo le misure che mi servivano per disegnare e costruire il portapacchi.
Essendo già al mio secondo portapacchi per feroza avevo già delle basi da cui partire, il portapacchi come quello vecchio sarebbe stato in alluminio, come quello vecchio avrei sfruttato le ormai collaudate staffe per hard top e come quello vecchio avrebbe dovuto consentire l'alloggiamento di fari supplementari, ma a differenza di quello vecchio non avrebbero dovuto occupare spazio sopra al piano di carico.
(ecco una foto del mio vecchio PP)
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(ed una foto delle staffe per hard top, giusto per capire di che si parla)
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Sicuramente per l'ancoraggio della parte anteriore avrei sfruttato le grondine, un altro vincolo sarebbe stato mantenere lo spazio per l'apertura del tettuccio al millimetro, in modo da avere il piano di carico più basso possibile senza rinunciare a nessuna funzionalità. Avere un certo spazio tra il tetto ed il PP mi avrebbe permesso di alloggiare un tavolino da campeggio, ma di questo parliamo la prossima volta.
Una caratteristica del vecchio portapacchi che apprezzavo molto era il "corrimano" perimetrale , che oltre a permettere di caricare senza la necessità , in alcuni casi, di assicurare il carico, era un ottimo appiglio per tenersi e per eventualmente fissare corde e cinghie.  nel nuovo portapacchi ho scelto una soluzione mista: ho deciso di realizzare comunque un "corrimano" perimetrale ma che fosse imbullonato (e non saldato) tramite dei fori "tutto fare" nel telaio del portapacchi, questi fori se non utilizzati per il corrimano sarebbero potuti essere utilizzati per il fissaggio di altri accessori. Quando il ferro sarebbe stato in "modalità tenda" non avrei avuto appigli sicuri per tenermi qualora avessi dovuto arrampicarmi un po' per operare sopra al portapacchi, ho pensato di risolvere il problema aggiungendo due barre longitudinali, ben saldate, sotto il livello del portapacchi, che sarebbero potute tornare utili sia come rinforzo alla struttura, che per legare cose a terra o per un eventuale carico.
La scelta di usare l'alluminio è stata dettata principalmente da una questione di riduzione del peso ma anche per evitare problemi con la ruggine (che male non fa).
Partendo dalle dimensioni della tenda, ho cercato un compromesso tra il mantenere la tenda in sagoma con il portapacchi e mantenere il portapacchi in sagoma con la macchina, la tenda sarebbe stata montata longitudinalmente, quindi con l'apertura laterale. Il compromesso è stato fare il portapacchi da 120x180cm, in modo da avere uno spazio di 30/40 cm rimanente da utilizzare per un ulteriore stivaggio.

Per la realizzazione ho utilizzato tubolare 50x30mm s.2mm, tubo D.30mm e lamiera da 5mm, saldatrice TIG e molta pazienza, con l'aiuto del mio amico Michele(con cui in parallelo abbiamo costruito il portapacchi per il suo samurai) abbiamo iniziato dalla cornice esterna, tagliando il tubolare a 22.5° per realizzare lo smusso a 45° come da progetto. Successivamente abbiamo aggiunto le traverse, facendo particolarmente attenzione al posizionamento alle due posteriori, in quanto sarebbero dovute essere in corrispondenza perfetta con le staffe fissate all'hard top, ed il loro posizionamento avrebbe deciso definitivamente il posizionamento longitudinale del portapacchi.
Per finire abbiamo aggiunto le barre longitudinali ribassate in modo da avere lo scheletro completo e poterci dedicare ai particolari.
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Fatto ciò siamo passati alla realizzazione delle staffe per grondina, in questa fase l'aspetto importante era riuscire a saldare i sagomati nella giusta posizione e con la giusta dimensione per avere un appoggio omogeneo. Questa procedura si è rivelata molto complessa in quanto il posizionamento va fatto contemporaneamente nelle tre dimensioni, la nostra soluzione è stata fissare il telaio esistente alle staffe posteriori, in modo che fosse posizionato correttamente rispetto al mezzo, successivamente abbiamo fatto le staffe con misure abbondanti e le abbiamo corrette gradualmente fino ad arrivare alle misure ideali, poi posizionate e saldate.
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Spiegato così può sembrare quasi una cosa veloce, ma in realtà partendo dai tubolari fino ad arrivare a questo punto non esagero se dico che sono servite 12 ore in due persone distribuite su almeno 3 giorni di lavoro.
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Vale la pena dedicare due righe alla realizzazione dei fori "tutto fare" ho realizzato in tutto 10 fori (verticali) sul perimetro del portapacchi: 3 sui lati lunghi e 2 sui lati corti; essendo questi fori pensati per il fissaggio di componenti vari (inizialmente doveva essere solo per il corrimano, ma poi in realtà si sono rivelati fondamentali per il fissaggio del tendalino e della cassa che ho aggiunto) dovevano garantire una buona resistenza in modo da poter serrare adeguatamente i bulloni. Se si stringe una vite su un tubolare il risultato è che senza molta fatica lo si finisce per schiacciare in maniera irreparabile, è quindi stato necessario saldare un tubetto in ogni foro in modo da garantire una resistenza sufficiente, questo accorgimento ha effetto anche quello di evitare infiltrazioni d'acqua, polvere e sporcizia all'interno del telaio del portapacchi.
Per concludere l'argomento 'costruzione' ho realizzato il sistema di fissaggio con lamiera inox da 2mm, una vite a stringere contro la staffa e due a tirare verso l'alto.(allego foto che sicuramente è più esplicativa)
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Dopo aver realizzato anche il corrimano era tutto pronto per la verniciatura!
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La procedura di montaggio del tutto non è semplicissima e necessita di seguire un determinato ordine. Il primo passo è quello di montare le staffe sull'hard top, poi si può mettere il portapacchi i cui fori corrispondono con quelli sulle staffe posteriori e fissarlo, sia davanti che dietro.
Piccolo appunto su come ho scelto di fissare il portapacchi sulle staffe e come di conseguenza ho fissato la tenda al PP, per via di quella storia che non si puoi fissare un bullone su un tubolare altrimenti si schiaccia ho scelto di fissare le viti solo a un lato del tubolare, facendo un foro che consentisse l'ingresso della bussola per il fissaggio della vite, che sarebbe stata interna al tubolare, eliminando sia il problema dello schiacciamento che dello spessore delle teste delle viti.
In questo modo ho potuto realizzare il piano del PP con un semplice foglio di dibond da 3mm poggiato sullo scheletro del PP ed adeguatamente rinforzato inferiormente con delle leggerissime U in alluminio. Il foglio è stato avvitato al PP con viti M5 in boccole filettate. Sul foglio in dibond sono stati praticati i fori necessari al fissaggio della tenda.
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Perchè il Dibond? è un foglio composito, formato da due sottilissime lamiere di alluminio messe a panino con un ripieno di materiale plastico, il risultato è un foglio più leggero dello stesso spessore in alluminio, ma con una buona resistenza in funzione del peso.

Il PP a questo punto era completo nella sua struttura, certo mancavano le luci e altre chicche, ma si potevano montare la tenda ed il tendalino.
Ho iniziato dal tendalino, montato lateralmente, previo fissaggio ai fori tutto fare, realizzando delle piccole staffe a L che mi permettessero di mantenerlo sotto al livello della tenda, che poi da aperta avrebbe occupato più spazio.
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In fine, con gran dispiacere per la mia schiena, ho messo la tenda al suo posto e l'ho fissata.
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Complimenti davvero... Oltre al lavoro svolto egregiamente, soprattutto a causa del hard top che complica le cose, pure il risultato estetico e funzionale è riuscito perfettamente bene a coniugarsi col Ferro!

Ps che misura di gomme monti?

Le gomme sono 215/80 r15 montate su canale largo.

Allora dev'essere il canale a farle sembrare molto più grosse, monto anch'io le 215 (non ricoperte) e sembrano parecchio più piccole delle tue

Le mie in effetti sono anche ricoperte, però ormai sono alla frutta..

A PP concluso rimanevano alcune cose che avrei voluto aggiungere per raggiungere l'idea che avevo in mente, principalmente avrei voluto sfruttare lo spazio rimasto tra hard top e PP (necessario a permettere l'apertura del tettuccio nella parte anteriore), per alloggiare un tavolino da campeggio, che altrimenti sarebbe stato troppo ingombrante da trasportare in abitacolo. Secondariamente volevo aggiungere una barra led anteriormente e delle piccole luci per la retromarcia al posteriore (non che fossero necessarie, ma mi piaceva l'idea).
Partendo dal tavolino: ho realizzato due lamiere sagomate ad S lunghe come tutto lo spazio utile (da dietro fino al livello del tettuccio) e chiuse sul fondo, fissate in alto, alle staffe, con le stesse viti del PP. Queste sarebbero state le guide di supporto del tavolino, da cui poi si sarebbe sfilato.
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(in questa foto si intravedono sotto al PP: il tettuccio alzato a sx ed il sagomato di supporto del tavolino a dx)
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Per la costruzione vera e propria del tavolino ho utilizzato lamiera d'alluminio da 1,5mm, molto sottile, forse troppo, che quindi ho dovuto rinforzare con sei sagomati ad L dello stesso materiale.
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Dopo la verniciatura dei vari componenti ho provveduto ad incollarli al loro posto con uno speciale collante flessibile (sikaflex-223) che mi avrebbe garantito una buona resistenza pur permettendomi di avere il piano più liscio possibile.
Il passo successivo è stato realizzare le basi delle gambe. Ho scelto di fare delle gambe da avvitare perchè è stato l'unico sistema alla mia portata che sono riuscito pensare, quindi ho realizzato delle piastrine triangolari da 3mm in ferro a cui ho saldato delle viti M6. Per le gambe ho utilizzato il tubo d'alluminio utilizzato anche per il PP , tagliate a misura, tappate ad un'estremità ed ho inserito all'estremità opposta un "ragnetto", di quelli che si usano per fissare i manubri delle biciclette, in modo da poter assemblare il tutto.
(foto dei ragnetti)
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(foto del tavolo finito)
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Per fissare le gambe in sagoma con il tavolino ho realizzato un sistema di fissaggio abbastanza rudimentale e non proprio praticissimo, ma l'unico che sono riuscito ad ideare per non sforare dalla sagoma del tavolo (in quanto non avrei avuto altro spazio disponibile tra tavolino ed hard top) è tato con delle piastre sagomate ad omega e con dei pomellini molto piccoli recuperati in una vecchia scatoletta su uno scaffale pieno di polvere.
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In fine con delle piccole chiusure a scatto ho fatto in modo che il tavolino non si potesse sfilare dal suo posto.
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Per quanto riguarda invece la questione illuminazione ho scelto una barra combo Aurora S5 da 200W per l'anteriore e due faretti con fascio a 120° Aurora da 20W al posteriore.
Ho messo la barra in posizione arretrata in modo che non desse molto nell'occhio ed ho posizionato i faretti negli unici posti ancora liberi al posteriore.
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COMPLIMENTI
Tra un po' ti assumono in Upracks

Dopo aver parlato di quasi tutto ciò che riguarda l'allestimento esterno vorrei parlare un po' della preparazione dell'abitacolo.
A lavori esterni ultimati ormai era finita la quarantena ed era giunta l'estate, ho avuto l'occasione di provare la tenda andando in campeggio a Jesolo (la località marittima più vicina a me).
La prima esperienza in tenda da tetto è stata positiva, il portapacchi ha retto il peso senza dare segni di cedimento ne a livello della struttura ne del hard top, la procedura di apertura era comoda e rapida, tavolino bene, tutto bello a parte la questione dell'organizzazione interna.
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Essendo composto l'equipaggio oltre che da me e dalla mia morosa (qui da me si dice così, so che in altre parti d'Italia suona un po' male) anche dal suo cane Frida, lo stivaggio di tutte le cose era un problema abbastanza serio, sia per il viaggio che per la permanenza.
Per quanto riguarda le cose voluminose come cuscini, coperte ecc. non era un problema perché potevano stare all'interno della tenda anche da chiusa, ma per l'attrezzatura da campeggio: frigo, fornello, sedie, stoviglie, bagagli, scorte alimentari e tutto quello che può servire, era un problema.
Quindi dopo la prima esperienza ho deciso di costruire un mobiletto modulare, che potesse essere facilmente rimosso e che permettesse lo stivaggio di tutte le cose, in modo da non aver bisogno di valigie, compreso il cane Frida!

Sono partito dalla costruzione di un piccolo telaio di base in alluminio, che facesse da scheletro per il mobile, che per il resto sarebbe stato composto principalmente da lamiere, per utilizzare al massimo il volume; l'effetto collaterale desiderato dal telaio era quello di rialzare il piano in modo da non dover rimuovere il gancio dei sedili che sta in mezzo al pianale del ferro, che altrimenti sarebbe stato un ostacolo per lo scorrimento dei cassetti.

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Il telaio sarebbe stato ancorato alla macchina sfruttando i dadi di fissaggio dei sedili e delle cinture, partendo da questo ho costruito le pareti in alluminio 25/10, a cui ho successivamente fissato delle guide per cassetti ad estrazione completa da 75 cm.

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In totale i cassetti sarebbero stati sei, per cinque di questi ho utilizzato guide da 45kg , mentre per il cassetto in basso a sinistra, che avrebbe dovuto contenere un peso maggiore ho scelto le guide da 80kg.

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Per la chiusura sopra e sul fondo ho utilizzato il Dibond, come sul portapacchi, per una questione di leggerezza.

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Passando alla realizzazione dei cassetti, ho utilizzato alluminio da 15/10, molto leggero, che ho piegato per ottenere dei sagomati ad omega, ad eccezione del cassetto "pesante" per cui ho utilizzato lo stesso spessore delle pareti.

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A questo punto prima di portare tutto a verniciare ho portato i cassetti da un ragazzo appassionato di falegnameria che si è occupato di realizzare le chiusure anteriori e posteriori dei cassetti. Per il posteriore ha utilizzato un legno economico e leggero , mentre per il frontale ho scelto il noce, sia per una questione di robustezza (visto che avrebbe fatto anche da maniglia) che per una questione estetica.
Devo dire che il ragazzo è stato bravissimo, il suo lavoro e la cura dei dettagli ha fatto la differenza per la riuscita estetica del lavoro.
Ho chiesto che inserisse un asse crepata e rattoppata con delle farfalle ad incastro (tipico dei suoi lavori), fantastico
Lui è specialista di lavorazioni con il legno difettoso (crepe, nodi, legno tarmato), se voleste ammirare i suoi lavori lo trovate su Instagram come the_walking_jack_ , vi lascio anche il link, è bravissimo! [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

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Fatto ciò ho mandato a verniciare tutto l'alluminio, e nel mentre io mi sono dedicato alla verniciatura del legno, rigorosamente trasparente per valorizzarne il colore e le venature.
Questo è il risultato finale del mobiletto:

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Ho sfruttato lo spazio rimasto a destra del mobiletto per inserire una delle due sedie, mentre l'altra ha trovato posto tra il mobiletto ed i sedili, avrei potuto prendere delle sedie più compatte, ma per esperienza avere delle sedie comode in campeggio fa la differenza.
Così mantenere l'ordine è già più facile: i cassetti in alto sarebbero stati dedicati uno alle scorte di cibo e l'altro allo stivaggio di piccoli oggetti (prodotti per la pulizia, componenti elettrici, cose del cane) il cassetto in basso a destra sarebbe stato il cassetto cucina (con tutto ciò che poteva servire), il cassetto in basso a sinistra oltre al frigo consentiva un piccolo spazio di stivaggio nella zona posteriore, i cassetti rimanenti sarebbero stati le "valigie" uno per la morosa ed uno per me.
Magari lo spazio può non sembrare molto, ma comunque per dare un'idea i cassetti-valigia hanno una capienza di circa 45L.

E il cane Frida?

Per il cane Frida (simil border collie di taglia media) ho riservato un appartamento openspace, molto luminoso, con vista a 360 gradi!

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Ho costruito un box chiuso sui 3 lati sopra al mobiletto in modo che potesse stare ben comoda nella sua cuccia da 0,64 mq sia in marcia che in sosta, il cane ha apprezzato molto devo dire, sicuramente meglio che stare in basso con tutte le cose attorno, l'unica cosa è che richiede un aiuto per salire e una schiena in orizzontale per scendere.

Sul mobiletto non c'è molto altro da dire, durante il road trip dell' estate scorsa si è rivelato una buona soluzione, anche tenendo conto delle dimensioni del ferro, ci ha dato modo di mantenere un minimo di ordine, ovviamente non consente di contenere tutto il necessario. Per questo ho dovuto fare un'aggiunta sul tetto, ne parlerò più avanti..

Mamma mia, ma quanta roba ci sta nel Ferro!!!!
Bellissima realizzazione e spiegazione, il terrazzo per il cane è il top

Sono basito. Dopo anni di ricerche finalmente una soluzione per il portapacchi che non preveda fori sul tetto o sulla carrozzeria. Incredibile.

BRAVISSIMO.

Non capisco la motivazione di lasciare i ganci dei sedili posteriori considerato che si tolgono in pochi secondi. Vero è, comunque, che avere la struttura del mobiletto rialzata di quei 3/4 cm tipermette di infilare sotto altra roba....

Un vero spettacolo.

Forse mi sono spiegato male, l'unico gancio che é rimasto é quello ad anello posteriore, che si vede nella foto con solo il telaio del mobiletto. Non credo ci sia un modo semplice di smontarlo, bisognerebbe rimuovere la moquette.. in ogni caso é stata più che altro una fortuita coincidenza il fatto che i 25mm di spessore del telaio fossero sufficienti a superare il livello del gancio sporgente!

pokerdossi ha scritto:

Sono basito. Dopo anni di ricerche finalmente una soluzione per il portapacchi che non preveda fori sul tetto o sulla carrozzeria. Incredibile.

BRAVISSIMO.

Effettivamente la possibilità di avere degli appoggi sul tetto senza dover forare è stato molto comodo.. se ti interessassero, e non avessi modo di costruirli da te, al tempo ne avevo prodotti un po'!

Fe26 ha scritto:

Forse mi sono spiegato male, l'unico gancio che é rimasto é quello ad anello posteriore, che si vede nella foto con solo il telaio del mobiletto. Non credo ci sia un modo semplice di smontarlo, bisognerebbe rimuovere la moquette..  in ogni caso é stata più che altro una fortuita coincidenza il fatto che i 25mm di spessore del telaio fossero sufficienti a superare il livello del gancio sporgente!

Sì, sì, proprio a quello mi riferisco! Anche io pensavo fossero ancorati chissà come... in realtà sono due viti. E la moquette in quella zona è un semplice rettangolo facilmente asportabile tramite bottoni a clip e velcro.... la tolgo spesso per lavarla.

Interssante la questione degli avanzi dei supporti....

Ah sì? Non c'ho mai fatto caso! Buono a sapersi
Si, dovrei avere ancora 7 o 8 kit, ogni tanto qualcuno me lo chiedeva allora ne avevo fatti in più..

La cosa che mi stupisce è che per anni si è parlato solo di buchi sulla carrozzeria, montati verticali, fori sull'Hard Top.... e poi la soluzione era lì a portta di mano e per nulla invasiva. Geniale. Ma hai anche gli appoggi anteriori eventualmente? Considera che per quell anteriori agganciati alla gronda me ne basta una coppia non dovendo coprire l'intero tetto con il p.p.... a me basta più piccolo.

Quelli no perché sono saldati al PP, farli a se diventa un po' complicato.. te li potrei fare sapendo com'è fatto il tuo eventuale PP..

Grazie Fe, se mai dovessi dare inizio al progetto ti consulterò sicuramente....